Le api: come combattere gli attacchi di acari e funghi

01/10/2022

“Gli insetti in generale, ma in modo particolare le api incontrano molte difficoltà nel mondo di oggi.

Ricordate come era guidare durante i viaggi estivi dieci anni fa e più. Ogni stazione di servizio doveva avere quelle spugne ruvide di plastica per grattare via dal parabrezza i cadaveri degli insetti. Oggi questo non è più necessario. L’agricoltura industrializzata se ne è occupata per noi.
Le api stanno combattendo coraggiosamente contro il deterioramento e l’inquinamento dell’ambiente, ma molti alveari non sono sopravvissuti all’ultimo inverno. Le api, indebolite e logorate, devono anche difendersi dagli acari varroa destructor in agguato negli alveari.

Abbiamo affermato ripetutamente che le popolazioni di api con l’aiuto degli EM® sono sane e forti.
Uno dei nostri associati, Friederich Blase, da dieci anni opera utilizzandoli. Ha riportato le sue esperienze al meeting annuale a Berlino. In questa edizione degli EM® Journal potete leggere un riassunto della sua relazione sulla straordinaria scoperta di come gli EM® aiutano a controllare l’acaro varroa.

Terreno sano, piante sane, animali ed esseri umani sani – la tecnologia EM® ci sta aiutando giorno per giorno a costruire e mantenere questa interconnessione.”

Pit Mau
Editore di EM® Journal

 

GLI ACARI VARROA INGANNATI DAGLI EM®

Se si chiede a qualsiasi apicoltore quale sia la più grave minaccia per le api, la prima cosa che nominerà sarà l’acaro varroa. Questa creatura parassita proviene dal sud-est asiatico ed è arrivata in Europa solo negli anni ’60.

 

ALLEVATORE DI API DA 40 ANNI

Durante la presentazione fu presto evidente: uno come lui che si era dedicato alle api da moltissimi anni e con gli EM® nell’ultimo decennio, non poteva trasmettere tutte le sue conoscenze attraverso una singola relazione.

Il suo entusiasmo per tutte le cose da fare ha ammaliato gli ascoltatori, anche perché il signor Blase è capace di comunicare le sue dettagliatissime informazioni con un grande senso dell’umorismo. Nel numero 24 dell’EM® Journal (maggio 2008) Friederich Blase ha parlato per la prima volta della sua esperienza con gli EM®, che ha adoperato per molti anni nel suo giardino, su lui stesso e poi sulle sue api.

 

GLI EM® USATI CON SUCCESSO CONTRO LA MALATTIA DI CHALKBROOD

Dopo aver osservato che gli attacchi fungini si erano considerevolmente ridotti nella serra e nel giardino con l’uso degli EM®, decise di provarli in un alveare infestato dalla chalkbrood, una malattia fungina che colpisce le api.

Era sicuro che le esperienze avute in giardino potevano essere trasferite all’alveare. E così è stato: con una accurata irrorazione di ogni parte dell’alveare fu in grado di salvare le api ed eliminare la malattia. Le api hanno l’istinto naturale a pulire l’alveare, anche senza gli EM®. Esse puliscono con la loro proboscide, ma spargono le spore con le loro zampette. Gli EM® inibiscono questa distribuzione. Quando le api camminano sull’acqua con gli EM®, si previene la distribuzione delle spore nella colonia.

 

GLI ACARI VARROA

Friederich Blase riferisce che uno dei suoi clienti, allevatore di galline, si lamentava come i suoi animali fossero infestati dagli acari. Voleva però evitare l’uso di rimedi chimici. Frederich Blase gli prestò il suo spruzzatore riempito con gli EM®, e dopo tre sole applicazioni nell’arco di una settimana glielo riportò e gli riferì che le galline stavano di nuovo bene ed erano libere dagli acari. Questo fatto fece pensare a Friederich Blase che questa applicazione la si poteva trasferire alle sue api.

Anche per le api la più grave minaccia sono gli acari, come ad esempio gli acari varroa. Sicuramente gli EM® avrebbero aiutato!

“Per trattare le api contro gli acari varroa, bisogna pensare come un acaro, bisogna capire come gli acari si diffondono nella colonia e come si procurano il cibo”, afferma Blase.

“Sappiamo che l’acaro sale sull’ape e succhia il suo sangue. L’acaro è cieco, ha un buon senso del tatto e si moltiplica fra le larve nelle celle di allevamento, danneggiando le larve che non possono diventare api adulte sane. L’acaro trova il cibo con l’aiuto dell’odorato, il cui organo si trova nelle zampe anteriori. Questo è l’aspetto cruciale, ne ero certo: in questo potevamo ingannare l’acaro”.

Per prima cosa cercò di ingannare l’odorato dell’acaro con una miscela preparata da lui, composta di erbe fermentate con gli EM®. Era costituita da felci, note per essere repellenti per i vermi, e un tipo di bacca che cresceva da molti anni nel suo giardino e che non era mai stata attaccata da funghi e insetti. Sebbene questo liquido stimolasse l’istinto alla pulizia delle api, solo pochi acari furono eliminati. Fu solo quando una estrazione alcolica delle erbe fu miscelata con gli EM® attivati e fatta gocciolare nella colonia che ebbe successo nel 2013: gli acari erano stati sconfitti.

La miscela da lui chiamata “EM Varex” tuttavia uccide solo gli acari che cavalcano le api. Non colpisce gli acari che si stanno riproducendo nelle cellette di allevamento. Come raggiungerli?
Il normale trattamento contro gli acari comprende l’uso di acido formico che raggiunge gli acari anche dentro le cellette di allevamento. Questo trattamento è molto efficace se la temperatura, il grado di evaporazione e il tempo di applicazione sono coordinati nel modo giusto. Ci si deve attendere comunque una certa perdita di uova e di larve; se una colonia di api non ha nidiate, il trattamento può essere eseguito senza esporre direttamente le api all’acido formico.

 

IL NUOVO APPROCCIO CON “EM VAREX”

Per ottenerlo, l’apicoltore per prima cosa deve impedire che la regina deponga le uova. Il 4 luglio fu messa in un escludi-regina per 21 giorni, il periodo di sviluppo di un’ape. Questo vuol dire che l’alveare era senza nidiate il 25 di luglio. Il trattamento viene effettuato immediatamente e tutti gli acari vengono eliminati. È ovvio che api sane e forti sono meno suscettibili a malattie e infestazioni.

Va sottolineato che gli EM® – proprio come negli altri animali e negli esseri umani, hanno un’influenza positiva sul metabolismo. La guarigione da disordini intestinali nelle api viene molto favorita dall’aggiunta degli EM® (nell’acqua o nella soluzione zuccherina). Inoltre gli EM® stimolano l’istinto alla pulizia nelle api che rende sana l’intera colonia.

 

GLI EM® AGGIUNTI ALL’ACQUA DA BERE

Diversi apicoltori hanno riferito che le api preferiscono l’acqua con una piccola quantità di EM®. Un apicoltore ha osservato che le sue api volavano sopra le gocce della sua auto appena lavata. La soluzione al mistero: aveva aggiunto all’acqua del lavaggio gli EM® attivati invece del detergente. Ma perché l’aveva fatto? Con ogni lavaggio con gli EM® la vernice dell’auto appare migliore ed è probabilmente anche più resistente.

Riguardo al modo di bere delle api, l’apicoltore svizzero Joe Meier (joe.n.meier@bluewin.ch) condivide la sua esperienza dell’uso settennale degli EM® sulle sue api.
“Quello che posso dirvi è che nessuno dei miei prodotti EM® vengono accettati dalle api nel dosaggio di 1:1. Le api per due settimane non li hanno toccati.

Dopo vari tentativi di offrire loro gli EM® in forma via via più diluita, alla fine ho trovato quella giusta nel dosaggio di 30 ml in un litro e mezzo di acqua (1:50). Così la bevono avidamente. Tutte le colonie, ad eccezione di una, bevono 3 dl di EM® attivati in questo dosaggio ogni giorno”.

 

OLTRE L’ALVEARE

Maggiore è la biodiversità nell’ambiente, più le api sono felici. Spruzzare gli alveari con gli EM®, e spruzzare con essi l’area circostante e quelle intorno è di grandissimo aiuto.

In campagna, naturalmente, è necessario parlare con gli agricoltori locali per essere sicuri che tengano conto delle api quando spruzzano i pesticidi, ad esempio che stiano lontano da loro, che permettano, per quanto possibile, di lasciar crescere zone di fiori selvatici, e che tengano conto del ciclo vitale delle api quando falciano. Molti agricoltori capiscono che loro, come del resto tutti noi, dipendono dalle api.

 

PROSPETTIVE

Gli apicoltori in Europa stanno usato gli EM® da quando sono disponibili. Ogni apicoltore ha avuto le sue esperienze personali. Questo rappresenta un vasto insieme di conoscenze nascoste! Forse è tempo che gli apicoltori formino un gruppo di lavoro sull’argomento. Saremmo felici di ricevere suggerimenti e di facilitare scambi fruttuosi.

Nella sua affascinante relazione al congresso annuale della associazione EM® (NPO) a Berlino in Germania, l’apicoltore che opera da molti anni Friederich Blase di Lubecca in Westfalia, ha parlato della sua esperienza.

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