Agricoltura estensiva
Uso di microrganismi benefici nell’agricoltura industriale
È ormai risaputo che l’agricoltura convenzionale ha creato gravissimi problemi ambientali per l’uso eccessivo di sostanze chimiche che hanno portato ad un suolo privo di vita microbica ma, nonostante ciò, è ancora il sistema più praticato.
Per fortuna negli ultimi anni, grazie alle nuove ricerche svolte in tutto il mondo, appaiono sempre più chiari i benefici dei microrganismi e la loro importanza per la salute del suolo.
La Tecnologia EM viene utilizzata in agricoltura dal 1982 in quasi tutte le aree del mondo. I prodotti EM funzionano in tutti i tipi di suolo, in tutti i climi e in tutti i sistemi agricoli, dalle colture erbacee estensive a quello a filari frutticole, alle coltivazioni in serra, fino a quelle idroponiche gli EM possono migliorare l’efficienza di ogni operazione colturale portando rese più elevate e prodotti più nutrienti.
Utilizzi della Tecnologia EM nell’agricoltura estensiva convenzionale.
Ammendante del suolo
Gli EM come inoculante microbico accelerano il processo di costruzione del suolo promuovendo le comunità microbiche benefiche del terreno (BMS – Beneficial Soil Microorganisms) . Il processo di costruzione del suolo ruota attorno alla formazione di aggregati. Gli aggregati del suolo sono formati da minerali da particelle di materia organica decomposta legati tra loro da secrezioni di organismi del suolo che agiscono come colle.
Un aggregato di suolo stabile e ben formato è la chiave della funzione globale del suolo. La struttura è fondamentale per ridurre l’erosione, il ruscellamento, la compattazione e l’aumento dell’umidità, nonché per assorbire e trattenere i nutrienti.
Gli alti livelli di polisaccaridi, acidi organici ed enzimi prodotti dalla miscela EM aiutano a costruire aggregati e strutture del suolo stabili.
I suoli ricchi di materia organica così come quelli trattati con i fertilizzanti organici, richiedono una quantità significativamente inferiore di EM rispetto ai suoli con basso contenuto di materia organica e a quelli trattati con i fertilizzanti sintetici convenzionali.
Gli EM non solo aggiungono microrganismi al suolo ma stimolano l’attività microbica autoctona. Questa attività biologica aggiuntiva nella rizosfera favorisce la formazione di noduli nelle leguminose, aumentando di conseguenza la fissazione dell’azoto (N).
L’azoto è soggetto a lisciviazione verticale nel sottosuolo prima che gran parte di esso venga utilizzato dalle piante. I microrganismi tellurici lo utilizzano nei loro processi metabolici rendendolo parte delle catene di aminoacidi. Gli EM aiutano a migliorare il ciclo dell’azoto del suolo in due modi: in primo luogo, creando un ambiente riducente in cui l’azoto organico viene trasformato in nitrato riducendo così la quantità di mineralizzazione di azoto e carbonio. In secondo luogo, formando amminoacidi che forniscono una fonte di cibo a lento rilascio per le piante.
Irrorazione fogliare
È ampiamente dimostrato che l’applicazione di sostanze nutritive attraverso le foglie è un ottimo modo di aumentare i micronutrienti nelle piante per integrare quelli del suolo.
In certi momenti della giornata gli stomi delle foglie sono aperti e, come regola empirica, è meglio fare l’alimentazione fogliare all’inizio della sera, mentre il sole tramonta.
Gli EM possono essere applicati miscelati con i nutrienti per una migliore concimazione fogliare abbassando i dosaggi dei fertilizzanti. I metaboliti delle popolazioni batteriche benefiche presenti negli EM comprendono antiossidanti, flavonoidi, vitamine e altri micronutrienti che sostentano la salute delle piante. Le dosi di applicazione variano a seconda delle colture in coltivazione e della fase fenologica. Un altro effetto importante dell’applicazione fogliare degli EM è dato dal contrasto delle malattie fungine grazie all’occupazione della superficie fogliare con microrganismi benefici che ostacolano l’attecchimento e lo sviluppo dei patogeni.
Applicati insieme alla zeolite l’efficacia degli EM risulta notevolmente più efficace.
Serre
Le serre sono ambienti artificiali di coltivazione intensiva che possono anticipare o prolungare la stagione di crescita e aumentare la resa dei raccolti. In simili condizioni le piante possono sono essere soggette a numerosi tipi di stress dovuti all’eccesso di calore e di umidità che agevolano lo sviluppo sia di patogeni fungini che di insetti parassiti.
Gli EM supportano gli ambienti in serra in diversi modi:
- Facilitano l’assorbimento dei nutrienti delle piante coltivate in vaso o in piena terra.
- Migliorano naturalmente l’orticoltura e la floricoltura in serra, stabilendo rapidamente un micro-clima benefico che promuove le condizioni di crescita proteggendo le piante dai comuni problemi legati allo stress delle coltivazioni artificiali.
- Migliorano l’assorbimento dei fertilizzanti mantenendo alti standard produttivi con dosi minime di fertilizzanti e aiutano a mantenere la salute delle piante con antiossidanti, enzimi e acidi organici.
- Aiutano a ridurre i problemi associati all’essiccazione del terreno e alla sua reidratazione grazie all’aumento della sostanza organica e al miglioramento della struttura del suolo.
- Applicati regolarmente, contrastano efficacemente lo sviluppo dei patogeni sottraendo loro cibo e spazio. Questo consente una notevole diminuzione di interventi fitosanitari particolarmente pericolosi per gli operatori in ambiente chiuso.
- Mantengono alti gli standard delle serre biologiche e il loro utilizzo è approvato senza restrizioni per le operazioni di coltivazione biologica certificata.
Gestione delle stoppie
Un esempio di moderne tecnologie che si basano sui processi naturali del suolo è la gestione delle stoppie post-raccolta con preparati microbiologici probiotici EM.
Sempre più agricoltori li utilizzano man mano che si diffondono le conoscenze sull’equilibrio microbiologico del suolo e che i microrganismi probiotici non sono più associati solo alla produzione diretta di alimenti fermentati e integratori alimentari per uso umano ma anche alla salute e alla fertilità del terreno, per una agricoltura moderna sostenibile.
La gestione sostenibile dei terreni agricoli è un fattore chiave nell’attuazione di metodi di coltivazione efficienti. Uno degli elementi della cura del suolo e della sua corretta composizione nutritiva è la gestione dei residui colturali delle coltivazioni.
La paglia è una ricca fonte di nutrienti.
La paglia lavorata è una fonte di nutrienti per il suolo.
La sua corretta gestione aumenta il livello di nutrienti nel terreno, l’humus e riduce notevolmente lo sviluppo di organismi parassiti pericolosi per le piante.
Opportunamente frantumata e trattata con EM, la paglia arricchisce il terreno meglio del liquame o del letame.
In questo modo il processo di “fertilizzazione” del terreno diventa notevolmente più semplice ed economico.
La paglia non trattata è un ottimo ambiente per lo sviluppo e la proliferazione di organismi nocivi, la sua frammentazione con l’uso di preparati organici e microrganismi fermentativi come gli EM impedisce lo svernamento dei parassiti nella paglia non decomposta e nel terreno.
I residui di piante sminuzzate vanno irrorate con EM e subito incorporate nel terreno (pochi centimetri). Grazie all’azione dei microrganismi contenuti nella miscela, attraverso processi fermentativi, si innesca una rapida conversione della materia organica vegetale che crea un compost ricco di antiossidanti che non permette la putrefazione e la formazione di marciumi. Il compost è estremamente ricco e legato ai nutrienti e, grazie alla sua struttura sciolta, è in grado di immagazzinare acqua a sufficienza.
Un ulteriore vantaggio della lavorazione dei residui colturali è il miglioramento della struttura del suolo: il suo allentamento e l’aerazione.
I microrganismi EM inoculati garantiscono una vita attiva del suolo e un’elevata fertilità.
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